E’ stato presentato, presso lo stand di Uaipre alla fiera equestre “Cavalli a Roma” 2019, è stato presentato ad un numeroso gruppo di allevatori ed appassionati del cavallo spagnolo la tecnica seppur non nuova (risale infatti al 1974) dell’Embryo trasnfer”. Relatore è stato il dott. Giuseppe Fantauzzo, veterinario specializzato in fisiopatologia della riproduzione nostro socio e ben noto in Sicilia per la sua valida attività professionale e per la profusione di energia con cui si dedica al cavallo PRE.

“Il Trasferimento Embrionale è una tecnica di riproduzione assistita che riscuote un grande interesse sia nell’ ambito scientifico che in quello allevatoriale” come ci ha sottolineato il dott. Fantauzzo. L’impiego della tecnica ha avuto sicuramente una crescita ed uno sviluppo molto importante nell’ultimo decennio, in quanto gli allevatori ne hanno appreso i vantaggi legati a questa tecnica di riproduzione assistita che sono molteplici: cavalle impegnate agonisticamente (per gare montate o di morfologia) per tutta la stagione di monta possono ugualmente procreare, la fattrice può essere inseminata e quindi sottoposta a lavaggio uterino per la ricerca dell’embrione solo con una breve interruzione del programma di lavoro; oppure fattrici morfologicamente di qualità in una stagione di monta possono produrre più puledri e usare stalloni diversi guadagnando in termini di tempo. Inoltre la donatrice, di solito è una cavalla dall’alto valore genetico, con questa tecnica viene esonerata dal “rischio parto”, non deve allattare e non bisogna aspettare che svezzi il puledro per riprendere l’attività agonistica.

“Tecnicamente, l’attuazione del trapianto embrionale – ci spiega Giuseppe Fantauzzo – prevede l’utilizzo di una cavalla propriamente definita “donatrice”, dalla quale saranno prelevati uno o più embrioni e di una o più cavalle, definite “riceventi”, che riceveranno appunto gli embrioni da trasferire. In pratica è possibile inseminare una fattrice, avere una gravidanza ma ottenere un puledro utilizzando come “incubatore” l’utero della cavalla ricevente che, se tutto procede nel migliore dei modi, porterà a termine la gravidanza. La “neo-gestante” o “la madre non-biologica” partorirà quindi un puledro con un patrimonio genetico totalmente differente dal suo”.

“Il numero di puledri registrabili è molto variabile e dipende dal libro genealogico di razza. Per quanto riguarda il cavallo PRE – conclude il dott. Fantauzzo – , l’ANCCE non pone limitazioni sul numero di embrioni ottenibili da una donatrice in un anno. L’unico limite che l’ANCCE impone riguarda le donatrici e le riceventi: devono essere di razza PRE e approvate fattrici basiche (bollino giallo). L’UAIPRE rilascerà il modulo “Declaraciòn de cubriciòn y nacimiento” (Bollettone di monta) al proprietario dello stallone che dovrà compilarlo immettendo nel primo riquadro i dati della yegua donatrice, nel secondo riquadro i dati della yegua receptora. Il puledro così ottenuto sarà registrato a nome del proprietario della yegua donatrice”.

Il centro di riproduzione equina “Procreatio” (Contrada Malvello, Casteltermini AG, te. 340 2964590) del nostro socio. Giuseppe Fantauzzo, è autorizzato sia alla fecondazione equina assistita con seme fresco, refrigerato o congelato e inoltre è autorizzato come centro di raccolta di embrioni e oociti equini. Il suo centro dispone di attrezzature di nuova generazione e utilizza tecniche innovative per migliorare le percentuali di successo; dispone di un modesto numero di riceventi e offre la possibilità di poter spedire (o ricevere) l’embrione in centri autorizzati su tutto il territorio nazionale. Il centro, in convenzione con UAIPRE, per la stagione di riproduzione 2019 offre, particolari condizioni ai soci Uaipre.

(Nella foto: il presidente Uaipre Angelo Grasso con il dott. Giuseppe Fantauzzo a Cavalli a Roma 2019)