Un lutto ha colpito nel profondo nei suoi sentimenti il cavaliere, e prima ancora amico, Giuseppe Cimarosa, fondatore a Castelvetrano (Tp), del teatro “Equus” di cui trattiamo ampiamente su questo sito. Nei giorni scorsi è deceduto il padre Lorenzo, collaboratore di giustizia e che per primo aveva rotto il silenzio sulla mafia e sugli affari del super latitante Matteo Messina Denaro.  Per Giuseppe, al quale nel 2015 è stato assegnato dalla nostra associazione il premio “Cesare Fiaschi” per “essersi schierato con coraggio contro la mafia e parte della sua stessa famiglia”,  il funerale del padre è stata anche un’ulteriore occasione per riaffermare il suo ripudio alla mafia.

Di seguito la notizia che l’Ansa ha rilanciato:

(ANSA) – CASTELVETRANO (TRAPANI), 09 GEN – Un amore dichiarato verso il padre, un appello a seguirne l’esempio e parole dure rivolte a chi “gioendo banchettava” per la morte del genitore: “che i loro figli possano disprezzarli e odiarli”. E’ stato un discorso coraggioso quello che Giuseppe Cimarosa, ha pronunciato nella chiesa Maria Santissima Annunziata di Castelvetrano, davanti al feretro del padre Lorenzo, che per primo aveva rotto il silenzio sugli affari della famiglia mafiosa di Castelvetrano guidata dal boss Matteo Messina Denaro.
Lorenzo Cimarosa, 56 anni, cugino acquisito da parte della moglie del superlatitante, era agli arresti domiciliari per motivi di salute dopo avere reso dichiarazioni spontanee ai magistrati facendo scattare nuove indagini. “In vita sei stato coerente con la tua scelta. Ci hai dato la libertà. Quella libertà che deve fare gridare a tutti basta” ha aggiunto ancora il figlio Giuseppe, che con il fratello ha spinto il padre a pentirsi e che al termine del suo intervento è stato applaudito.

All’amico Giuseppe ed ai suoi cari vadano le più sincere condoglianze di Uaipre – Ancce Italia.